Il film documentario Nato prematuro, realizzato con un finanziamento ottenuto dal Ministero dei Beni Culturali, Direzione Generale Cinema, è stato selezionato in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma. La proiezione è avvenuta nella sala Petrassi al Parco della Musica, Roma
MOTIVAZIONI CULTURALI E SCIENTIFICHE DEL CORTOMETRAGGIO
Questo progetto intende ricostruire il percorso di cura e assistenza cui
è sottoposto, in un moderno reparto di Neonatologia, un bambino nato
prematuramente. Le motivazioni del progetto poggiano sulla convinzione
che tale argomento sia occasione di indagine su una realtà esistenziale e
scientifico-tecnologica propria della contemporaneità, in grado di
sollecitare in ciascuno di noi una forte riflessione etica. Le
circostanze documentate sono infatti di quelle in cui, sotto l’incalzare
della scienza medica, i presupposti stessi dell’esistenza, nel suo
instaurarsi e perdurare, spingono la coscienza a misurarsi col dubbio e a
maturare una nuova e più profonda considerazione della vita stessa. Si è
ritenuto in questo senso che il solo fatto di dare visibilità alla
condizione di “nato prematuro”, col suo carico corporeo, possa offrire
quell’insieme di informazione scientifica e di suggestione, capaci di
disporre l’animo all’ascolto e alla ricerca. Il cortometraggio vuole
infatti mettere in luce la rete di relazioni che si creano tra il
neonato ed i suoi familiari da un lato e, dall’altro, l’ambiente
medico-infermieristico di accoglienza: macchine, terapie, esami clinici,
e ancora il pianto, la fame, il peso, il tempo. Raccontare questo tempo
consente allora di osservare sotto una luce inedita quel misto di
potenza, fragilità, miracolo e mistero che è la vita.
CONSULENZA SCIENTIFICA
Prof. Antonio Boldrini, Direttore dell’U.O. di Neonatologia dell’Ospedale di S. Chiara – Pisa